Dwars Door Vlaanderen 2018, Vanmarcke: “Mentalmente, per me non cambia granché”

Ancora un piazzamento per Sep Vanmarcke. Protagonista anche alla Dwars Door Vlaanderen 2018, il capitano della EF – Drapac si conferma uno dei migliori sul pavé, pur non riuscendo ancora a vincere. Se la forma è quella buona, mostrando di essere assolutamente pronto in vista del Giro delle Fiandre, la corsa che ama di più, il belga si è mostrato ancora una volta corridore troppo generoso, che tatticamente sembra commettere sempre qualche errore di troppo.

Terzo oggi, è un buon segno a quattro giorni dal Giro delle Fiandre?
Mentalmente, per me non cambia granché. Sapevo già dalla settimana scorsa di stare bene, anche se ovviamente un podio è sempre positivo. Anche per la squadra è importante, ma questo non significa per forza che oggi avevo le gambe buone.

Comunque, sei riuscito ad arrivare davanti, contrariamente a un corridore come Greg Van Avermaet.
Sì, ma è anche dovuto alla situazione di corsa. Greg ha mostrato di essere molto forte riuscendo ad attaccare con Benoot sulla Cote de Trieu. Poi, la corsa decide: siamo riusciti a rientrare e quando ho attaccato si è creto il gruppo buono. In ogni caso, si vede che ha le gambe buone e sono sicuro che sarà pronto domenica.

Puoi raccontarci il finale?
Inizialmente, c’era una ottima collaborazione per assicurarci di restare davanti. Quando abbiamo raggiunto i 45 secondi a cinque chilometri dall’arrivo eravamo sicuri di arrivare. Da quel momento è stata una partita a poker. Abbiamo attaccato a turni e ci siamo guardati… Alla fine Lampaert ha piazzato l’attacco giusto e, in questi casi, se perdi anche solo un secondo il corridore se ne va… e così è andata.

Quella che sembrava una corsa più semplice, a causa del meteo è stata comunque molto dura.
Quando la settimana scorsa ho visto il nuovo percorso mi sono detto che si sarebbe conclusa con una volata di una trentina di corridori, perché non c’era molto pavé. Ma poi c’è stata la pioggia, il freddo e il vento… Ho capito in fretta che sarebbe stata diversa da come avevo immaginato ed effettivamente è stata una corsa difficile. Era una corsa breve e si corre a pochi giorni dal Giro delle Fiandre, quindi tutti volevamo farla a tutta. Abbiamo visto che sono stati in molti a non esitare ad attaccare da lontano. È venuta fuori una bella corsa.

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